Well, if you ever plan...

- Studentessa, rompiscatole, chiacchierona. -

Quella mattina credevo veramente di essermi svegliata, un po' a fatica visto che come al solito non mi andava di andare a lezione, ma comunque ci riuscii, raggiunsi anche con successo il bagno per farmi una doccia e dentro quella stanza ci rimasi un sacco di tempo.
Come al solito per me gli orari erano solamente un inutile dettaglio che mi facevano semplicemente accumulare un sacco di fogliettini di richiami dalla presidenza, proprio come quello che sfoggiai alla mia entrata in classe, dopo aver fatto tardi circa una ventina di minuti solamente per sistemare i capelli.
Da qualche giorno erano loro il fulcro della mia attenzione visto che ero da poco passata dal parrucchiere a cambiare l'ennesimo taglio e l'ennesimo colore, avevo detto addio ai lunghi e lisci capelli biondi, per prendere una tonalità rossa come il fuoco.
Ovviamente l'insegnante di turno mi regalò uno dei suoi migliori sguardi da vipera, ma per fortuna non dovetti sorbirmi troppe delle sue chiacchiere prima di raggiungere uno dei banchi liberi al quali mi sedetti stancamente lasciando cadere la tracolla che avevo in spalla ai miei piedi.
Però dalla mia borsa non mi sforzai di tirar fuori nulla, anzi, incrociai le braccia al tavolo e dopo qualche minuto di spiegazione a cui trovai la forza di dare la mia totale attenzione, per così dire, mi ritrovai con il viso sprofondato fra di esse.
Ovviamente dormivo e quando venni ripresa dalla professoressa che mi svegliò con davvero poca grazia, facendomi saltare su una sedia, credetti seriamente di non essermi mai alzata dal letto!
Altra cosa ovvia fu il risultato dell'essermi fatta cogliere in quel momento di debolezza, ovvero, fui sbattuta fuori dalla classe, cosa che però non presi troppo sul personale, anzi, fui felice di prendere le mie cose ed uscire da quel posto.
Sarei dovuta andare in presidenza ancora una volta, ma ero troppo svogliata quel giorno, e presi a vagare per i corridoi vuoti, con una mano perennemente impegnata a rigirarsi fra le dita i miei nuovi riccioli rosso fuoco.

Just take my way, that's the highway, that's the best.
Get your kicks on Route 66!

look me, now -- listen this song --


role scheme by danny

- Studentessa, rompiscatole, chiacchierona. -

Quei corridoi erano così desolati da farmi prendere la disperazione, che fare?
Non potevo certamente rimanere sola e non avevo certamente voglia di andare in presidenza, sicuramente avrebbero chiamato mio padre che si sarebbe lamentato con me per essermi fatta beccare, diceva sempre che alle volte ero davvero sciocca e poco sveglia.
Bhe, di sicuro quella mattina i miei neuroni lavoravano meno del solito visto che ero uno sbadiglio continuo, probabilmente avrei fatto meglio a tornare nella mia stanza a dormicchiare tra le fresche lenzuola ed a navigare in rete, chattare e sentire cosa c'era di divertente da fare in giro quella sera.
In ogni caso il silenzio fu interrotto da una porta che si aprì e si richiuse velocemente e poi sentii dei passi avvicinarsi a me, a quel punto mi fermai dal mio gironzolare e mi voltai a guardare chi fosse.
Era una bionda, alta ed aveva tutta l'intenzione di voler rivolgermi la parola, così attesi la sua domanda, che mi fece sorridere mentre portavo una mano alle piccole tasche dei miei aderenti pantaloni neri con delle bianche fantasie stampate sopra.
Avevo un accendino?
Che domande...
Certo che lo avevo, per quanto potesse sembrare strano per un Demone capace di controllare il fuoco, l'accendino era un ottimo strumento per socializzare ed attaccar bottone con tutti, quindi, eccolo!
Lo estrassi e lo sollevai all'altezza del viso tenendolo in pugno per poi sorridere sorniona alla bionda dai grandi occhi chiari.
< Mi offri una sigaretta? >
Sarebbe stato uno scambio poco equo ma...
Io avevo il fuoco!

Just take my way, that's the highway, that's the best.
Get your kicks on Route 66!

look me, now -- listen this song --


role scheme by danny

- Studentessa, rompiscatole, chiacchierona. -

Quando estrasse quel pacchetto di tabacco con cartine e filtri vari il mio bianco sorriso si allargò sul mio volto, così feci quello scambio facendole cenno di avviarsi con me ad una delle uscite di emergenza del corridoio che davano sul giardino esterno alla struttura scolastica.
Quelle me le aveva insegnate a fare mio padre qualche anno prima, ragion per cui con il passare del tempo ero diventata piuttosto brava a farmene una destreggiandomi e tenendo in equilibrio i vari oggetti con una certa buona tecnica che arrivava direttamente dagli anni '70!
Si, a dirla tutta poteva sembrare al quanto strano, ma io e mio padre eravamo fatti così , più amici che padre e figlia.
Comunque alla prima domanda della ragazza risposi mentre iniziavo ad incamminarmi verso un uscita con lei in modo da poter fumare senza tante rotture.
< Oh si, hai di fronte a te una che oggi ancora deve svegliarsi...
Cristo, sono crollata sul banco dopo dieci minuti! >
Dissi mettendomi a ridere su quella cosa, cioè, ero addirittura arrivata in ritardo quel giorno!
Poi passai a presentarmi con il mio orribile nome in confronto a quello così affascinante della ragazza.
< Callisto, è orribile...
Mentre il tuo è una figata! >
Ero sempre tanto diretta e forse parlavo troppo, ma intanto con le mani mi diedi da fare e ripassai le varie cose alla ragazza che era stata tanto gentile da offrirmele.

Just take my way, that's the highway, that's the best.
Get your kicks on Route 66!

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- Studentessa, rompiscatole, chiacchierona. -

La bionda non confermò le mie parole, ma forse nessuna delle due aveva una grande opinione del proprio nome e quindi mi ritrovai a sorridere mentre riprendevo il mio accendino per accendermi quella sigaretta fatta dalla mie mani una volta che fummo fuori di li.
< ... In effetti avere il nome della prima lesbica della storia non è male! >
Scherzai riferendomi al mito dal quale era uscito quello strano nome e che forse non tutti conoscevano, ma una volta mi ero voluta documentare ed ecco che avevo scoperto tutto.
Comunque una volta accesa la mia sigaretta attesi che anche la sua fosse pronta per potergli ripassare l'accendino con tutta calma, nel frattempo continuai a parlare ed ascoltare.
< Oh dio! Che figata! >
Esclamai nel sentire il suo racconto dell'avvenimento di poco fa e che l'aveva fatta finire come me a vagare per i corridoi di quella scuola.
< Quanto avrei voluto essere li! >
Aggiunsi immaginandomi la scena divertente di lei che prende un libro e lo tira addosso a quella che aveva tutta l'aria di essere un'oca per come l'aveva descritta.
< Che aveva combinato per meritarsi un libro in faccia? >
Chiesi poi curiosa di sapere come erano andati i fatti fin dal principio.

Just take my way, that's the highway, that's the best.
Get your kicks on Route 66!

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- Studentessa, rompiscatole, chiacchierona. -

Feci uscire una boccata di fumo tra le risate dopo essermi immaginata la scena descritte dalle sue parole.
A tutti gli effetti quella ragazza mi sembrava una tipa tosta, niente male e di certo parlare con lei si stava rivelando molto divertente.
In quel liceo c'era sempre un ragazzo che veniva soffiato e succedeva il finimondo per le scenate di certe sgallettate!
Fortunatamente io non avevo di quei problemi, poiché ero single, libera di volare di fiore in fiore senza preoccuparmi tutti quei sentimentalismi vari e problematiche relazionali che uscivano fuori quando si faceva coppia fissa.
Comunque alla fine mi chiese quella particolarità sul mio nome ed io mi apprestai a rispondere sorridendo divertita per l'assurda storia che stavo per raccontare.
< Callisto era una ninfa che doveva mantenere la propria purezza per la dea Artemide, però Zeus voleva farsela e per farlo prese le sembianze di Artemide, seducendo la giovane e...
Bhe, quando la dea scoprì che era stata sverginata la trasformò in un orsa...
Ciò dovrebbe essere il mito dell'Orsa Maggiore o robe del genere. >
Dissi spiegando il tutto in parole molto semplici e sbrigative che avrebbero fatto inorridire qualsiasi professore di Letteratura o Greco Antico.

Just take my way, that's the highway, that's the best.
Get your kicks on Route 66!

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- Studentessa, rompiscatole, chiacchierona. -

Almeno quella storia divertì la ragazza con cui stava fumando ed anche io mi ritrovai a ridere scuotendo leggermente il viso al pensiero di quanto fosse assurda quella cosa.
In effetti perché proprio un orsa?
E non si potevano inventare qualcosa di meno strano per spiegare l'origine di quella costellazione?
Certo che gli antichi greci erano proprio malati di mente...
Dei pervertiti!
Ma a parte ciò dentro la mia testa spesso e volentieri c'erano pensieri maggiori rispetto a del semplice sesso fra donne, ero io stessa una pervertita!
Comunque storiella mitologica a parte la sua domanda su quanto tempo avesse ancora a disposizione da trascorrere li fuori la fece riflettere e non poco.
In verità lei sarebbe dovuta andare in presidenza, o una cosa simile, trascorrere tutto il tempo di quella lezione la ma non ne aveva nessuna intenzione.
< Non ne ho idea... >
Risposi con un alzata di spalle per poi aggiungere subito qualcosa.
< Ma di certo non tornerò in classe per oggi! >
Sicuramente non lo avrei fatto, non mi andava e non mi importava di prendere l'ennesimo richiamo, ormai li collezionavo.

Just take my way, that's the highway, that's the best.
Get your kicks on Route 66!

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