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¸Momoko¸.
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Flower Collins, Demone- Studentessa -
Adorava andare a fare shopping e come ogni giovedì andò al shopping center per fare vari acquisti. Raggiunto l'ultimo negozio che volesse visitare, prima di andare in un fast food per recuperare tutte le energie perse girovagando, si ritrovò, come se non fosse stato tutto scelto di sua volontà, le mani tenenti quattro buste piene di vestiti e le braccia dolenti, urlanti di dolore. Entrata nel negozio salutò la commessa e si diresse verso vari abiti, gettò le buste a terra, tra le gambe e iniziò a scorrerne un bel po', ne prese cinque, recuperò le buste e goffamente corse in camerino. Lasciò nuovamente le buste e iniziò a provare i vestiti, ma di volta in volta non ricordava se le stesse meglio il primo o il terzo o via dicendo. Da quel togli e metti e togli e metti di vestiti si immaginò una fila infinita di persone ad aspettare nell'altro camerino rimasto, perchè era l'unico che si liberava in poco tempo. Per non parlare di quando le passò per la mente il volto furioso della commessa a pregarla di uscire. Rabbrividì, meglio non pensarci. Alla fine scelse un abito dalle maniche a tre quarti e a strisce rosso corallo e nero. Tenne il braccio sinistro teso lungo il fianco e con la mano destra si teneva l'altro lato, girò leggermente a destra e poi a sinistra. Decisa scelse quello, non lo aveva osservato per bene le quattro volte provato prima. Le si illuminò il volto e presa dalla gioia iniziò a tamburellare i piedi, coperti dalle collante nere, che già indossava in precedenza. - Tacco. Punta. Tacco. Calcio indietro. Tacco... - Borbottava sbattendo freneticamente sul pavimento punta e tallone. Iniziò a scuotere i capelli, accompagnare un movimento di bacino rotatorio e movimenti decisi delle braccia. Non si preoccupò affatto che sotto la tendina del camerino i suoi piedi fossero benissimo in vista e che si sarebbe notato tutto ciò che stesse facendo. Alla fine presa dall'euforia momentanea, con il braccio destro ancora in aria, aprì con decisione la tendina e si ritrovò davanti...Voi siete la cosa piu’ importante della vostra vita.
look me, now
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.Gwendolyn 'Gwen' Donnelly, VAMPIRA- Irlandese, permalosa, capricciosa -
Adoravo Los Angeles anche per i suoi negozi ed i suoi enormi centri commerciali, come tutte le donne avevo imparato a godere dello shopping, ad amare la moda ed in ogni epoca mi ero sempre preoccupata di essere vestita con capi d'abbigliamento all'ultimo grido.
L'ultima volta che io e mio fratello eravamo stati in California erano gli anni Trenta ed ancora sognavo quei favolosi quanto semplici vestiti che cadevano perfettamente sulla mia figura.
Comunque ogni volta che mettevo piede fuori indossavo un abito diverso, splendido, costoso e firmato.
Nemmeno quel giorno ne riuscii a fare a meno.
Andai tutta sola, come al solito, al centro commerciale, solitamente frequentavo altri luoghi con prezzi ben più altri ma anche li si potevano trovare di quelle cose belle che mi facevano luccicare gli occhi, cosa che succedette proprio in un negozio nel quale trovai un vestito nero, con delle trasparenze e dei pezzi che avrebbero sicuramente risaltato la mia pelle chiara.
Felice e compiaciuta mi morsi le labbra dipinte di un rosso non troppo intenso per un ultimo istante prima di prenderlo guardando la taglia e dirigermi ad uno dei camerini.
In uno c'era un enorme fila mentre dall'altro non c'era nessuno ad aspettare, così rimasi li fuori guardandomi intorno intanto, come a vedere se riuscivo a trovare qualcosa che mi ero persa.
Alla fine iniziai a passarmi impazientemente la mano tra i capelli che quel giorno erano lisci ma pur sempre morbidi.
Stessi per farmi sentire quando invece fu proprio la ragazza a spalancare la tendina, forse per sbaglio.
< Allora?!
Abbiamo finito? >Crazy days but you'll get me through snd here I'll stay holding on to you.
Now you can be sure, our thoughts unpure.
Will unlock the door and we will have a jolly good time.
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Flower Collins, Demone- Studentessa -
Si ritrovò davanti una ragazza molto magra e alta, dalla pelle piuttosto chiara. Una corporatura esile, slanciata, da permetterti di dire 'wow!' e di star lì a guardare invidiando più di colui che pensa che l'erba del vicino è migliore. Aveva i capelli lunghi, mossi e chiari, gli occhi azzurri e le labbra carnose. Vi ho già detto che era più che invidiabile? Flow effettivamente restò bloccata, dato che lo splendore di quella ragazza la fece sentire un po' inferiore. Sembrò come se il suo stesso corpo urlasse 'ho bellezza da vendere!'. - Oh... em... scusa... ho finito ho finito. - Uscì dal camerino con il volto abbassato e maledicendosi in silenzio. Andò a vedere delle scarpe, ne scelse un paio, rosse, abbinabili al vestito che ancora indossava, dal tacco di otto centimetri e la punta aperta. Restò lì a contemplarle fin quando non fece mente locale, si guardò i piedi ed era scalza, in sostanza lasciò tutti i suoi averi nel camerino, presa dal nervosismo e la vergogna. Ritornò volente o nolente al camerino e disse: - Sono consapevole del fatto che tu mi stia odiando... - Si bloccò. - Sì, se te lo stessi chiedendo, sono la ragazza un po' goffa di prima. - Ripreso, inclinando la testa e alzando gli occhi al cielo, come se fosse esasperata di se stessa. - Ho praticamente lasciato tutte le mie cose lì. Non è che potresti...? Oppure finisci e poi...? Fai come vuoi, ma...? Hai capito in sostanza che intendo, no? - L'agitazione ormai si era presa gioco di lei.Voi siete la cosa piu’ importante della vostra vita.
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.Gwendolyn 'Gwen' Donnelly, VAMPIRA- Irlandese, permalosa, capricciosa -
Osservai la ragazza scusarsi, con il mio solito sguardo duro che rifilavo un po' a tutti quando ero un po' nervosa ma che era molto semplice farmi passare, infondo ero al quanto lunatica e spesso le cose che mi prima mi provocano rabbia alla fine finivano proprio per affascinarmi, proprio come finì per accadere in quella occasione.
Comunque la ragazza dai capelli corvini, tanto scuri da farle brillare quei bei occhioni che si ritrovava e che quasi le invidiava, aveva finalmente liberato il camerino dopo essersi scusata, ma purtroppo quando feci per entrare mi resi conto conto che aveva lasciato li le sue cose.
Ero quasi decisa ad ignorare il tutto ed a tirare la tendina ma tornò iniziando quella lunga giustificazione sulla sua presenza che ancora incombeva li.
< No, ora aspetti! >
Dissi con il mio solito tono un po' arrogante che però non voleva essere offensivo, tutt'altro, sul volto avevo anche un sorrisetto, poichè già stavo pensando che quella ragazza doveva ripagarmi di tutto il tempo speso ad aspettarla.
Chiusi la tendina e con tutta calma mi tolsi il mio abito bianco e nero, per poi infilarmi l'altro, che avevo preso prima da uno degli espositori.
Poi riaprii la tendina dopo essermi data una veloce occhiata allo specchio, per rivolgermi alla giovane ragazza e chiederle un parere: quello sarebbe stato il suo modo di sdebitarsi.
< Come mi sta?
E' troppo scuro? >Crazy days but you'll get me through snd here I'll stay holding on to you.
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Flower Collins, Demone- Studentessa -
Chi poteva darle torto? Era più che normale mantenere quel tono in quella situazione poco piacevole. - Sìsì! Tranquilla, aspetto. Ok sto zitta che è meglio... - Si ammutolì accorgendosi di star esagerando. Quando uscì la ragazza era più che affascinante, più che bella, più che tutto. - Mi sento un maschio febbricitante... - Mormorò sottovoce. - Sei particolarmente... No, davvero guarda che... Cioè sei... Penso tu debba comprarlo. - Alla fine disse, annuendo con esagerata convinzione. Indicò tutto il negozio attorno a se'. - Anzi, penso tu possa comprare tutto il negozio, non credo ci sia motivo per cui tu debba chiedermi come ti sta. Dovresti concepire questa meravigliosa realtà davanti allo specchio, da sola. - Concluse riprendendo fiato. - Wow... - Si lasciò scappare.Voi siete la cosa piu’ importante della vostra vita.
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.Gwendolyn 'Gwen' Donnelly, VAMPIRA- Irlandese, permalosa, capricciosa -
Quella ragazza aveva decisamente una gran lingua lunga, ma mi divertiva, in fondo chi ero io per giudicare?
Parlavo sempre troppo e facevo esaurire un po' tutti quando mi ci mettevo, mi chiedevo come mio fratello non mi avesse ancora staccato la testa dal corpo...
Ma questi sono dettagli.
Ora la cosa importante erano i complimenti che mi stava rivolgendo quella bella e giovane ragazza che mi facevano sorridere serafica e compiaciuta di me stessa.
Quello era il mio punto debole, probabilmente, qualcuno un giorno mi avrebbe ucciso distraendomi con un complimento.
Comunque, contenta che quel vestito mi stesse bene tornai in camerino senza dire nulla e mi cambiai, tornando poi fuori con il mio vestito bianco e nero, tenendo in mano quello più scuro che avrei comprato.
< Su, forza, prendi le tue cose: oggi è il tuo giorno fortunato.
Mi sento tanto buona e generosa dal voler pagare i tuoi acquisti! >
Ci voleva ben poco a mettermi di buon umore, come ci voleva poco anche a farmi cambiare idea.Crazy days but you'll get me through snd here I'll stay holding on to you.
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Flower Collins, Demone- Studentessa -
Credo di non ricordarmi più come si muova la bocca.
Effettivamente la bocca di Flow non si mosse per un bel periodo di tempo. Imitò una risata: - Stai scherzando? - Riprese subito un'espressione seria, riprendendo le sue cose dentro il camerino. - Cioè io ti creo il disturbo in un negozio, per la mia sbadataggine e tu mi regali il completo che ho scelto? Credo tu abbia confuso i ruoli del copione, dovrei farlo io! -
Forse sarebbe meglio stare zitta, nessuno ti ha mai fatto dei regali al di fuori di Olga.
Arrossì e si passò la mano destra tra i capelli, abbassando la testa. - Devi essere proprio di natura molto gentile. - Accennò un sorriso. - Posso fare qualcosa per te? Anche togliermi dai piedi se ti sembra più comodo! - Disse, lasciandosi scappare una risata.Voi siete la cosa piu’ importante della vostra vita.
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.Gwendolyn 'Gwen' Donnelly, VAMPIRA- Irlandese, permalosa, capricciosa -
Non eravamo dei ladri, ma semplicemente dei vampiri, era vero che non lavoravamo ma per noi procurarci dei soldi era molto semplice e nel corso degli anni avevamo "coltivato" capitali un po' ovunque di cui poi usufruivo quasi ed esclusivamente io!
Mi lasciai sfuggire una cristallina risata, quella ragazza mi piaceva un sacco, era così divertente e carina che mi veniva voglia di strapazzarla, su qualcuno dovevo pur riversare il mio affetto, no?
Quando lo facevo su Ray si finiva sempre per litigare o comunque faceva il difficile...
Ehhh, gli uomini, chi li capiva era veramente bravo!
< ... Non ho confuso proprio niente. >
Dissi avviandomi alla cassa insieme alla ragazza, che finalmente aveva recuperato le sue cose dal camerino, con grande sollievo di tutti gli altri clienti di quel negozio.
< Sono solo di buon umore e se ti senti proprio tanto in debito con me da dover fare qualcosa, perchè non mi tiene un po' di compagnia? >
Chiesi con molta tranquillità.
Sapevo di comportarmi in modo strano ed insolito ma ero libera di farlo, inoltre mi divertiva.
Anche se uccidevo gente per vivere perchè non avrei dovuto essere me stessa?Crazy days but you'll get me through snd here I'll stay holding on to you.
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FLOWER COLLINS
Quella ragazza, per quanto gentile poteva essere, era inquietante, non che il suo aspetto esteriore fosse così brutto da terrorizzarti, ma era fin troppo bella ed era un concetto che alla vista sembrava te lo sbattesse in faccia. 'Io sono bella, quindi sono io a comandare!' Più o meno era questo ciò che si poteva percepire, eri quasi costretto a sottometterti di fronte a cotanta bellezza. Si avvicinarono alla cassa, pagarono i vestiti e le scarpe, che Flower aveva completamente dimenticato di togliersi, quindi restò con indosso i nuovi acquisti. Allegramente porse la mano alla ragazza. - Be' allora avrai il grande piacere, forse, di stare in mia compagnia, ovvero Flower. - Uscirono dal negozio e proseguirono lentamente guardando le vetrine a destra e a sinistra. - Dove ti 'accompagno'? - Disse con un sorriso in volto e imitando delle virgolette con le dita.
credits to danny. -
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GWENDOLYN 'GWEN' DONNELLY.
E pensare che da viva non ero così, ero sempre allegra e spensierata come ora, ma un po' meno arrogante e saccente, però sapevo che potevo fare tutto quello che volevo senza per forza pagarne le conseguenze!
Era così dannatamente bello comportarsi in quel modo!
Comunque una volta pagato quel conto davvero poco salato per le mie tasche uscii da quel negozio accompagnata dalla giovane e carina ragazza che più guardavo e più la trovavo adorabile.
Si presentò porgendomi la mano che strinsi delicatamente nella mia forse un po' fredda al tatto...
Solo un po'?
Forse era una delle poche cose che odiavo dell'essere una vampira, non mi piaceva sembrare un ghiacciolo umano, ma questo mi faceva apprezzare molto di più il calore della pelle di un essere ancora in vita, soprattutto se la pelle in questione era modella sulle forme di un bel ragazzo!
< Flower...
Lo sai che hai un bellissimo nome?
Chi te lo ha dato? >
Osservai curiosa come al solito.
< Io mi chiamo Gwen e se vuoi andiamo a mangiare qualcosa... >
Mi presentai poi e le proposi di andare a mangiare, cosa che io invece non avrei fatto o semplicemente avrei fatto finta di bere qualcosa.
credits to danny. -
¸Momoko¸.
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Sgranò gli occhi. - Ho sempre creduto fossero i genitori a dare i nomi, per lo meno spesso... - Accennò mezzo sorriso. - Comunque è stata mia madre... quindi se te lo sei chiesta opterei che a te non la dato tua madre? - Tentò. Nel prenderle la mano la sentì fredda, ma non se ne curò, in fondo anche lei spesso aveva le mani fredde.
Cuore caldo?
Fece un'alzata di spalle, non è che avesse fame, ma sarebbe stato molto più educato far scegliere a Gwen. - Se preferisci mangiare per me va bene... - Fece un sorriso di circostanza. - Puoi scegliere benissimo tu, io non mi faccio problemi. E' già abbastanza che hai pagato al posto mio, poco fa. - Disse indicando il negozio in lontananza con il pollice. Ebbe una sensazione particolare, si sentì meno se stessa in quel momento, ed era un sollievo. Si sentì meno diversa, più umana, da piccola pensava se un giorno avrebbe potuto diventare di colpo umana, ma aveva perso la speranza. Quando si rapportava con la gente comune, però, tutto sembrava diverso, come coperto con un velo, che non fa vedere chiaramente il volto. Nessuno notava cosa fosse, nemmeno lei, quasi lo dimenticava.
credits to danny. -
.GWENDOLYN 'GWEN' DONNELLY.
Quella ragazzina mi guardò male e non capii che cosa c'era di strano nella mia domanda...
Insomma, i genitori spesso si facevano influenzare dalle scelte dei parenti e così via, era del tutto legittima!
< Oh...
Il mio? >
Dissi come se per un attimo stessi cadendo dalle nuvole.
< Penso sia stato mio padre, non ho mai avuto questa curiosità. >
Aggiunsi con un alzata di spalle prima di posare nuovamente il mio sguardo che aveva un po' divagato sulla piacevole figura della giovane ragazza.
Comunque, voleva che quella ragazza le tenesse un po' di compagnia in quel noioso pomeriggio e così si avviò verso il bar presente in quel grande centro commerciale.
< Allora forza, andiamo! >
credits to danny.
Finchè nessuno ti vede |
